“Baracche e schiavitù nell'Europa del XX secolo” di Cesare Giorgianni

11.10.2018 18:48

“Baracche e schiavitù nell'Europa del XX secolo” è il romanzo d'esordio del giornalista messinese Cesare Giorgianni, redattore del quotidiano “La Sicilia” e ora in pensione. L'opera racconta un momento particolare della vita di Alfredo Giorgianni, padre dell'autore. Il romanzo si snoda partendo dalla descrizione degli anni della gioventù del protagonista vissuta a Messina (scorcio familiare ricco di documentazione fotografica per non disperdere la memoria storica), quindi l'"esilio" a Pantelleria della sua famiglia perché "comunista" e la chiamata al servizio militare sul fronte serbo-croato per fronteggiare i partigiani. Poi l'Armistizio, la cattura da parte dei tedeschi e la deportazione in due differenti campi di concentramento (stalag) militari in Germania (Neubrandenburg e Crivitz). A lavorare, come schiavi. Per l'affitto degli "Imi" (così venivano indicati i prigionieri di guerra internati italiani), infatti, veniva versata una cifra ai responsabili del lager, alle SS e quindi al Terzo Reich.
Il volume (che costa 14 euro), un romanzo diaristico in cui si traccia anche uno “scorcio” degli anni del post-terremoto a Messina, quelli giovanili di Alfredo Giorgianni, è stato realizzato da Armando Siciliano Editore. La prefazione è della giornalista Adele Fortino, la post-fazione del prof. Giuseppe Restifo, docente di Storia Moderna all’Università degli studi di Messina.