Elezioni Inpgi, i dieci motivi per votare i candidati della Federazione nazionale della stampa
Da domani a venerdì 31 maggio, si voterà per il rinnovo dei rappresentanti nel nuovo governo dell’Inpgi. Si tratta di un appuntamento importante per tutta la categoria e, in particolar modo, per coloro che vivono di lavoro autonomo e chiedono garanzie per il futuro pensionistico. L’Associazione siciliana della stampa e la Fnsi invitano i giornalisti a sostenere i candidati Roberto Ginex e Sergio Magazzù. Ti chiediamo di inserire nella scheda (si vota online) entrambi i nomi, senza altre variabili che indebolirebbero gli obiettivi da noi perseguiti.
Ci sono almeno dieci motivi per sostenere i candidati della Fnsi:
1) la Fnsi tutela da sempre i giornalisti ed è un sindacato libero, autonomo e indipendente da tutti i potentati (editoriali, economici, sindacali, partitici, ecc.);
2) i nostri candidati s’impegnano a sostenere le politiche che da sempre la Fnsi persegue per la difesa della categoria e rispondono delle loro azioni di fronte ad organismi democraticamente eletti e formati solo da giornalisti;
3) la Fnsi è il perno delle tutele dei giornalisti italiani. Nel corso dei decenni, su iniziativa della Fnsi, sono nati l’Ordine dei Giornalisti, l’Inpgi, la Casagit, il Fondo di previdenza complementare. Se i giornalisti beneficiano di questi istituti è merito della Fnsi;
4) la Fnsi è firmataria del migliore contratto di lavoro giornalistico applicato in Italia, parametro di riferimento nelle controversie, anche di quelle che riguardano il lavoro autonomo;
5) i nostri candidati seguono le politiche della Fnsi in collegamento con l’Associazione siciliana della stampa che offre servizi di assistenza e tutela su tutto il territorio isolano;
6) coloro che, negli ultimi anni, si oppongono alle politiche della Fnsi all’interno dell’Inpgi, hanno votato contro la sua proposta di Statuto (formulato dai giornalisti) costringendo lo Stato italiano a intervenire con il commissariamento. Ed è così che lo Statuto attuale (lo stesso con il quale si voterà in questi giorni) è stato scritto da un funzionario pubblico e non da giornalisti, com’era sempre accaduto dalla nascita dell’Inpgi. Gli avversari della Fnsi all’interno della categoria, per gran parte, sono gli stessi che hanno favorito il trasferimento della gestione principale all’Inps;
7) coloro che si oppongono alle politiche della Fnsi propongono contratti di lavoro peggiorativi (contratti pirata) utilizzati dagli editori per spaccare la categoria, abbassare il costo del lavoro, precarizzare ancor di più il settore (sia per dipendenti che per autonomi);
8) molti di coloro che si oppongono alle politiche della Fnsi, pur proponendo contratti alternativi (peggiorativi), sono pagati con retribuzioni e pensioni frutto dei contratti Fnsi. Propongono contratti al ribasso per gli altri;
9) il sindacato giallo che si oppone alla Fnsi tace sulle politiche di limitazione della libertà di informare (leggi bavaglio) che da anni vengono proposte da diversi esponenti politici dei contrapposti schieramenti;
10) la Fnsi è il sindacato unitario. Al suo interno hanno convissuto diversi orientamenti ideologici, politici, partitici, sindacali, religiosi, ecc. Le diversità sono vissute come arricchimento e non hanno mai compromesso l’unitarietà dell’azione politica. Ogni diversità non ha impedito di ritrovare la sintesi nella rivendicazione delle migliori tutele per chi in Italia fa professionalmente il giornalista. L’unità è l’unica condizione, per una piccola categoria