L'ANM ricorda Borsellino. Giovedì a Palermo: "I giorni di Giuda. L'intervista marziana". Martedì 22 a Trapani
Sabato prossimo saranno 33 anni dalla strage di via D'Amelio. Il 19 luglio del 1992, 57 giorni dopo l'attentato di Capaci contro Falcone, veniva ucciso anche Paolo Borsellino, che per anni aveva condiviso inchieste e prese di posizione anche pubbliche con "l'amico Giovanni". La giunta della sezione dell'Associazione nazionale magistrati di Palermo, unitamente ad alcuni ordini professionali (avvocati, notai e consulenti del lavoro e della camera penale), ha organizzato la messa in scena dello spettacolo: "I giorni di Giuda. Intervista marziana" di Francesco Vitale e Manfredi Borsellino. L’idea nasce da Angelo Butera, che ha immaginato l’intervista che il giornalista Francesco Vitale, cronista di nera del TG2, avrebbe voluto realizzare con Paolo Borsellino nei 57 giorni successivi alla strage di Capaci. Un appuntamento mai confermato e non più confermabile. Da questo spunto prende vita lo spettacolo, con un intreccio narrativo basato su 35 domande che Vitale avrebbe voluto rivolgere al magistrato, e le risposte del figlio, Manfredi Borsellino. Attraverso le sue parole, il pubblico potrà riscoprire non solo il magistrato impegnato nella lotta alla mafia, ma anche l’uomo, il padre, il marito e il ragazzo che ha vissuto con integrità e coraggio fino all’ultimo giorno.
La rappresentazione teatrale avrà luogo all’aperto, giovedì 17 luglio 2025 alle 21,00, nel piazzale antistante l’ingresso principale del Palazzo di Giustizia di Palermo (piazza Vittorio Emanuele Orlando), alla presenza delle autorità cittadine. L’ingresso è libero per tutti i colleghi ed i relativi accompagnatori che volessero partecipare. Tuttavia, poiché per accedere al Palazzo occorrerà esibire il tesserino, l’unica necessaria accortezza sarà quella di accedere insieme ai rispettivi invitati. Assostampa Sicilia sarà presente domani sera con il segretario regionale Giuseppe Rizzuto che sottolinea "l'importanza della continuità della collaborazione tra sindacato unitario dei giornalisti e l'Anm che vede un momento particolarmente significativo nella gestione del Giardino della memoria di Ciaculli".
A Trapani invece l'appuntamento è stato organizzato per l'inizio della prossima settimana, martedì 22 luglio. Promosso dalla sottosezione dell’Associazione nazionale magistrati di Trapani, l’incontro vuole essere non solo un momento di commemorazione, ma anche un’occasione per riflettere, interrogarsi e alimentare una memoria attiva e consapevole, lontana dalla retorica e vicina alla verità storica e civile. Alle 19 sul palco della Casina delle Palme due cronisti del quotidiano palermitano L’Ora, il giornale che per primo negli anni Cinquanta, raccontò l’ascesa del potere mafioso in Sicilia: Francesco La Licata, storico esperto di mafia ora editorialista de La Stampa, e Roberto Leone, passato poi a Repubblica e vicesegretario regionale dell'Associazione siciliana della stampa. Con le loro voci e memorie, i due giornalisti ricostruiranno il contesto umano e sociale in cui Paolo Borsellino operò, la sua amicizia con Giovanni Falcone, il senso del suo sacrificio, e il peso ancora vivo delle domande senza risposta che quella strage porta con sé. Un dialogo che vuole andare oltre la commemorazione rituale. A dare respiro artistico alla serata sarà l’intervento musicale di Giacomo Maria, in arte Karpa Koi, che intreccerà parole e note in una performance pensata per evocare emozioni e rilanciare messaggi di giustizia e impegno. A guidare e moderare gli interventi sarà Giancarlo Caruso, presidente della sottosezione ANM di Trapani.