Lutto - Ci ha lasciato il nostro Presidente Onorario Fausto Galati

03.04.2024 16:28

S’è spento, dopo lunga malattia, confortato dall’affetto dei suoi familiari, FAUSTO GALATI, nostro Presidente Onorario. Un momento molto triste per noi, giornalisti pensionati, ma anche per tutti i colleghi che lo hanno conosciuto e apprezzato le sue doti.
Ciao Fausto -  Ci manchi
Pippo Cascio - Un eccezionale collega, un pilastro dell'Associazione Siciliana della Stampa. Per i giornalisti è una grande perdita. Va via un'importante parte della memoria storica del nostro sindacato.
Maria Lombardo - Mi dispiace. Pace a lui e a noi che restiamo privi di tal collega.
Gaetano Perricone - Grande dispiacere per un collega importante, un pezzo di storia della categoria e del sindacato in Sicilia, competente e sempre disponibile. Che riposi in pace.
Luigi Andò - Tanta sintonia tra noi “vecchi”. Un maestro e una vera guida per chi voleva imparare. A me mancherà il combattente di tante battaglie per giornalisti di tutte le età.
Egle Palazzolo - Percorso comune nel lavoro e nel sindacato. Alcuni di noi divengono punto di riferimento per una serie di circostanze e lo rimangono per competenza e passione. Per Fausto fu così. Lo considerammo una presenza assai significativa. Persino in questi ultimi anni ci trovavamo a consultarlo. E per questo la memoria di lui ci resterà, con o senza le tante vicende comuni. Perchè chi non si è mai sottratto, anche “dopo” rimane.
Attilio Borda Bossana - Una perdita ricca di memorie che ci priva del sostegnoche Fausto ha sempre cdato al sindacato, ma che ci lascia tanti ricordi di battaglie e di rapporti forti.
FAUSTO GALATI, 60 ANNI VISSUTI INTENSAMENTE
di Claudia Mirto
Di Fausto ci si poteva fidare sempre. Anche quando ometteva. Era un uomo generoso, sempre li in prima e seconda linea in associazione, ai congressi, ai convegni, alle elezioni, alle celebrazioni, agli incontri con i vertici, con gli editori (affidabili e non) e con i disoccupati. Fausto sapeva tutto o quasi. Non giudicava, agiva e sapeva. Sapeva di norme, di conti, di bilanci, di vecchie e nuove leggi, di politica e di sindacati. I diritti in testa, diceva.
60 anni appassionati dedicati al mestiere, all’AGI , dove era un riferimento sicuro per tutte le altre agenzie e per la carta stampata regionale e nazionale. Contemporaneamente viveva il secondo binario del giornalista, quello della tutela dei diritti, dell’etica professionale e dei progetti da mandare avanti e da condividere. Nella categoria aveva vissuto tutte stagioni dell’Inpgi (quanto si dannava per il passaggio all’Inps), della Casagit, dell’Ordine.
Ottimo mediatore in pubblico, in privato, specie negli ultimi anni era un vero censore. Di fatti, persone, cariche e campi larghi, stretti, strettissimi. E lo faceva con la competenza di chi conosce ed ha vissuto uomini e cose. Severo spesso, ci riportava sempre alla realtà con garbo ed ironia. Sì, era molto spiritoso, tagliente, competente. Ed era Il mago dei nostri conti. Ce lo ricordiamo con la sua penna sui quei fogli disordinati zeppi di numeri e date a ricostruire con velocità luoghi, fatti e risorse. Una magia, tutto poi combaciava sempre. Solo lui. Anche quando non stava più bene e comunicava con WhatsApp e una lente di ingrandimento per focalizzare lettere e numeri.
Come va Fausto? Glielo chiedevo nelle settimane scorse con delicatezza, e lui “Allittato”.
Anche per l’Unione Giornalisti Pensionati si è speso molto. Ha creduto con forza che la professione non finisce con il cedolino della prima pensione. E’ una tappa, diceva. Bisogna proseguire, regalare alle giovani generazioni, passione, esperienza e buone regole. Informare, essere informati e disponibili.
Come sempre lo è stato lui.
Ciao Fausto, ciao nostro presidente onorario. Non ti dimentichiamo, è impossibile.
Un abbraccio affettuoso alla famiglia da parte di tutti noi.
"Ciao Fausto, non ti dimenticheremo". Nella chiesa del don Orione l'ultimo saluto a Galati
Il commosso addio a Fausto Galati nella chiesa del Don Orione in via Ammiraglio Rizzo a Palermo. La navata centrale gremita, le belle parole di don Marco sulla missione del giornalista, con il riferimento alle frasi di Papa Francesco, così questa mattina l’ultimo saluto al nostro Fausto Galati.
In prima fila la moglie e i cinque figli Susanna, Giuseppe, Dario, Giulia, Silvia. Tra i banchi i vertici dell’Ordine dei giornalisti e dell’Assostampa, presenti Roberto Gueli e Giuseppe Rizzuto, e Claudia Mirto, presidente del Gruppo pensionati siciliani di cui Fausto Galati era presidente onorario dopo le cariche nazionali all’ordine e all’INPGI, a cui ha dedicato passione e massima competenza. Al termine della cerimonia proprio Claudia Mirto ha letto un ricordo in cui ha tratteggiato le qualità di Galati, che si è concluso con un lungo e caldo appaluso.
Un addio sobrio e partecipe come avrebbe voluto Fausto.