PRAESIDIUM MARI - La Falce di Messina: vicende di mare e di terra (di Attlilio Borda Bossana)

06.11.2024 13:48

Il mare è sempre stato orizzonte d'ispirazione letteraria, capace di accompagnare sulle onde pensieri e storie, immagini ma anche scoperte ed approfondimenti storici. Messina, con i suoi 55 km. di costa è  città che convive in tutta la sua lunghezza con il mare, con le sue leggende, con le sue tragedie. Un rapporto con la sua falce, con il “mare di città” e con lo Stretto ricco di correlazioni con le sue vicende storiche. Dal suo porto, dal suo Stretto, dalle navi transitate,  da una penisola di incredibile suggestione per forma e posizione come lo può essere la “zona Falcata”, si possono leggere vicende di mare e di terra, memorie di uomini e eventi che accompagnano l’interpretazione affascinante di pagine storiche. Questo quanto suggerisce il libro Praesidium Mari - La Falce di Messina: vicende di mare e di terra, di Attilio Borda Bossana, pubblicato per la collana Paladini dalla Pungitopo Editrice (formato 24 x 24 - pp. 264).

Il libro, corredato da ampia documentazione fotografica, offre un viaggio attraverso narrazioni che finiscono per essere esplorazione di "talenti” visuali e non, che aiuta a comprendere “l’ossimoro della città di scatole impazzite e disordinatamente sovrapposte, di spazi erosi, di paesaggi compromessi, di funzioni perdute", ma anche di eventi dimenticati o analisi mai intraprese. Una raccolta di storie e memorie, piccole curiosità, che contribuiscono a riaffermare che Messina, con il suo Stretto, non può essere considerata solo un terminale marittimo, autostradale, ferroviario, o città di transito, ma deve riassumere la sua funzionalità di comunità cosmopolita che, riesaltando la cultura, la capacità imprenditoriale, la tecnologia avanzata, l’attitudine commerciale e l'estro artigianale delle sue genti, si proponga attraverso il suo antico legame con il Mare Nostrum.

Mare di città, non è la semplice inversione della definizione identitaria «città di mare», ma piuttosto il racconto di quei processi di trasformazione urbana accaduti sulla terraferma ma di fatto originati dal mare, dal suo esserci stato come protagonista.

Il mare di città, e la terraferma che lo delimita come un singolare atollo, racchiude la peculiarità delle vicende che caratterizzano Messina rispetto ad altre città portuali del Mediterraneo, il suo complesso rapporto con la memoria.  Le vicende di mare e di terra si intersecano così con i luoghi della città; il porto, la Falce, Forte San Salvatore, la Lanterna, San Raineri, l’Istituto Talassografico e con le vicende come la resa della Cittadella, la nascita della Regia Marina, gli aiuti che vennero dal mare dopo il 1908, i conflitti mondiali, le realtà cantieristiche, le presenze militari ed il rapporto della città con il mare e lo Stretto.

Ne emerge un inconsueto profilo di Messina che il più delle volte, si definisce attraverso la sua storia, le sue modificazioni, le sue celate trasformazioni, e mare e territorio diventano così, occasione di lettura per scoprire specificità ed unicità, riconosciute non solo dalla comunità che vi vive.